Il tè verde - la salute che arriva dall'oriente
Mia sorella minore ha vissuto per qualche anno a Tokyo, dove sono andata a trovarla trascorrendo 15 giorni di ininterrotto stupore; ora è tornata in Italia ma almeno una volta all'anno va in Cina per lavoro. Quindi, tra i viaggi in Cina e i giapponesi che passano di qui portandole mille regalini, gira sempre una gran quantità di tè verde, che a lei non piace molto ma che io adoro, e di cui, appunto, lei riempie felicemente la mia dispensa (il "felicemente" sta anche per le meravigliose confezioni in cui spesso è contenuto il tè e che ovviamente riciclo).
Ho scoperto che ci sono diversi tipi di tè verde, che il sapore di quello cinese è diverso da quello giapponese, che il vero tè verde giapponese (il macha) ha un sapore abbastanza amaro che spesso non piace, che quello in polvere è quello che si usa per la cerimonia del tè in Giappone (emozionante esperienza a cui ho partecipato lo scorso Natale, grazie a un'ospite giapponese che è venuta a trascorrere qualche giorno con noi e di cui potete leggere e guardare anche qui).
E così, in queste giornate di caldo asfissiante, sto preparando bottiglie di tè verde da tenere in frigo, e che spariscono nel giro di qualche giorno.
Lo faccio con:
1 litro e mezzo d'acqua,
2 cucchiai abbondanti di tè verde in foglie,
7/8 foglie di menta,
il succo di mezzo limone,
1 cucchiaio raso di zucchero grezzo.
Metto l'acqua a scaldare. Non deve raggiungere l'ebollizione, la temperatura troppo alta annienterebbe parte dei principi attivi del tè verde, riducendone i benefici.
Raggiunti gli 80° circa, tolgo da fuoco e verso nell'acqua le foglie di tè, dopo un minuto le foglie di menta, dopo un altro minuto il succo di limone e lo zucchero, filtro e imbottiglio, lascio raffreddare a temperatura ambiente e poi metto in frigo. Il tè non deve restare in infusione per più di 2 o 3 minuti. Sarebbe bene, inoltre, consumarlo nel giro di 3 o 4 giorni, non contenendo conservanti, ma per me il problema non si pone :)
Qui c'è il tè che ho fatto stamattina e le ultime confezioni arrivate dal Giappone
Queste invece sono scatole di tè cinese, riciclate per conservare elastici e legaccini vari
Come ho già detto, il tè verde ha un sapore molto particolare (la mia amica Marta, solita esagerata, lo definisce "il tè al fango"...), infatti nel rito giapponese si usa mettere in bocca uno zuccherino prima di sorseggiare il tè.
Per la versione estiva, invece, è sufficiente aggiungere menta e limone per rendere il gusto fresco e piacevole.
In ogni caso, se consiglio di berlo è soprattutto perchè fa tanto bene!
E, come ormai da tradizione, vi dico anche perchè.
Il principio attivo forse più importante del tè verde è la catechina, un polifenolo che ha un effetto drenante e antiossidante. Inoltre, è ricco di vitamine C e E.
Pare addirittura che gli antiossidanti presenti nel tè verde siano molto più attivi rispetto a quelli contenuti in altri alimenti, tant'è che le donne giapponesi che insegnano la cerimonia del tè, e quindi ne assumono in quantità considerevole, sono note per la loro longevità.
Un altro beneficio del tè verde è la sua azione anti-cancro: è stato riscontrato, infatti, nelle popolazioni che fanno uso quotidiano di tè verde, un numero di casi di cancro molto minore rispetto alle popolazioni che abitualmente non lo consumano.
Oltre ad avere un effetto drenante, il tè verde accelera il metabolismo, rendendo un valido aiuto contro l'obesità.
La catechina ha, inoltre un forte effetto antibatterico e antivirale, in special modo contro il virus dell'influenza e addirittura è stato dimostrato che può avere effetti benefici contro il virus dell'HIV, rallentandone l'azione.
Questa componente, inoltre riduce l'accumulo di colesterolo LDL nel sangue.
Il tè verde contiene anche fluoro naturale, che, in piccole quantità, aiuta a prevenire la carie.
Infine, è benefico per l'organismo in quanto rinfrescante e disintossicante.
E pensare che 2000 anni fa i cinesi lo utilizzavano per combattere il mal di testa!
Contenendo caffeina, se consumato in quantità eccessiva (è consigliato non superare i 500 ml giornalieri) può innescare stati di ansia e/o insonnia.
Ovviamente, ribadisco, parlo del tè verde "vero", quello naturale, in foglie: se bere tè verde vuol dire immergere in una tazza una bustina confezionata o peggio comprare una bottiglia con su scritto "tè verde", a onor di onestà, vi consiglio di non considerare quello che avete appena letto: questi prodotti non hanno infatti nulla a che fare con i benefici sopra descritti.
Ho scoperto che ci sono diversi tipi di tè verde, che il sapore di quello cinese è diverso da quello giapponese, che il vero tè verde giapponese (il macha) ha un sapore abbastanza amaro che spesso non piace, che quello in polvere è quello che si usa per la cerimonia del tè in Giappone (emozionante esperienza a cui ho partecipato lo scorso Natale, grazie a un'ospite giapponese che è venuta a trascorrere qualche giorno con noi e di cui potete leggere e guardare anche qui).
E così, in queste giornate di caldo asfissiante, sto preparando bottiglie di tè verde da tenere in frigo, e che spariscono nel giro di qualche giorno.
Lo faccio con:
1 litro e mezzo d'acqua,
2 cucchiai abbondanti di tè verde in foglie,
7/8 foglie di menta,
il succo di mezzo limone,
1 cucchiaio raso di zucchero grezzo.
Metto l'acqua a scaldare. Non deve raggiungere l'ebollizione, la temperatura troppo alta annienterebbe parte dei principi attivi del tè verde, riducendone i benefici.
Raggiunti gli 80° circa, tolgo da fuoco e verso nell'acqua le foglie di tè, dopo un minuto le foglie di menta, dopo un altro minuto il succo di limone e lo zucchero, filtro e imbottiglio, lascio raffreddare a temperatura ambiente e poi metto in frigo. Il tè non deve restare in infusione per più di 2 o 3 minuti. Sarebbe bene, inoltre, consumarlo nel giro di 3 o 4 giorni, non contenendo conservanti, ma per me il problema non si pone :)
Qui c'è il tè che ho fatto stamattina e le ultime confezioni arrivate dal Giappone
Queste invece sono scatole di tè cinese, riciclate per conservare elastici e legaccini vari
Come ho già detto, il tè verde ha un sapore molto particolare (la mia amica Marta, solita esagerata, lo definisce "il tè al fango"...), infatti nel rito giapponese si usa mettere in bocca uno zuccherino prima di sorseggiare il tè.
Per la versione estiva, invece, è sufficiente aggiungere menta e limone per rendere il gusto fresco e piacevole.
In ogni caso, se consiglio di berlo è soprattutto perchè fa tanto bene!
E, come ormai da tradizione, vi dico anche perchè.
Il principio attivo forse più importante del tè verde è la catechina, un polifenolo che ha un effetto drenante e antiossidante. Inoltre, è ricco di vitamine C e E.
Pare addirittura che gli antiossidanti presenti nel tè verde siano molto più attivi rispetto a quelli contenuti in altri alimenti, tant'è che le donne giapponesi che insegnano la cerimonia del tè, e quindi ne assumono in quantità considerevole, sono note per la loro longevità.
Un altro beneficio del tè verde è la sua azione anti-cancro: è stato riscontrato, infatti, nelle popolazioni che fanno uso quotidiano di tè verde, un numero di casi di cancro molto minore rispetto alle popolazioni che abitualmente non lo consumano.
Oltre ad avere un effetto drenante, il tè verde accelera il metabolismo, rendendo un valido aiuto contro l'obesità.
La catechina ha, inoltre un forte effetto antibatterico e antivirale, in special modo contro il virus dell'influenza e addirittura è stato dimostrato che può avere effetti benefici contro il virus dell'HIV, rallentandone l'azione.
Questa componente, inoltre riduce l'accumulo di colesterolo LDL nel sangue.
Il tè verde contiene anche fluoro naturale, che, in piccole quantità, aiuta a prevenire la carie.
Infine, è benefico per l'organismo in quanto rinfrescante e disintossicante.
E pensare che 2000 anni fa i cinesi lo utilizzavano per combattere il mal di testa!
Contenendo caffeina, se consumato in quantità eccessiva (è consigliato non superare i 500 ml giornalieri) può innescare stati di ansia e/o insonnia.
Ovviamente, ribadisco, parlo del tè verde "vero", quello naturale, in foglie: se bere tè verde vuol dire immergere in una tazza una bustina confezionata o peggio comprare una bottiglia con su scritto "tè verde", a onor di onestà, vi consiglio di non considerare quello che avete appena letto: questi prodotti non hanno infatti nulla a che fare con i benefici sopra descritti.
grazie per questa testimonianza, spesso lo dimentico, invece anche a me piace moltissimo!!! certo che poi aprire quelle confezioni delicate già è metà del gusto!!!
RispondiEliminaSì hai ragione, sono belle già solo da tenere tra le mani. Spesso, quando ne arrivano di nuove, penso già a come riutilizzarle prima ancora che finisca il tè! A volte invece sono costretta a scendere a patti con la nipponica sorella e prendere solo il contenuto senza scatola...che comunque apprezzo tantissimo!
RispondiEliminaHo assistito alla cerimonia del té due o tre volte riprodotta per un evento di cultura giapponese e di arti marziali. Nonostante la sua lentezza mi è piaciuta molto. Io il té o le tisane le bevo assiduamente in inverno ed ogni tanto le gusto anche in estate. Il problema non è berle, dato che bere cose calde in estate in realtà fa bene, quanto prepararle :)
RispondiEliminaOttimo post!
un Sorriso...
Esatto! Infatti ieri ho provato la tua fresca, veloce, buona e dissetante acqua alla salvia...mi sa che ci prenderò l'abitudine, è stata proprio una bella scoperta!
RispondiEliminaGrazie e buona giornata d'estate :)