I libri belli e le persone che li comprano

In libreria abbiamo alcuni spazi espositivi sui quali facciamo delle proposte tematiche. Nel mio settore, quello dei ragazzi, qualche tempo fa qualche collega aveva giustamente fatto una proposta di libri sulle vacanze e sul mare. Ma un pomeriggio, quando erano già un paio di giorni che l'Aquarius era in mare con a bordo centinaia di persone, sulla cui pelle quello schifoso di Salvini faceva la sua altrettanto schifosa campagna elettorale,  sono andata al lavoro, ho guardato lo spazio della proposta e ho detto "basta frivolezze, ora parliamo di cose serie, importanti e urgentissime!", ho rimesso a scaffale i libri sulle vacanze e, accanto a quelli sul mare, ho esposto romanzi e libri illustrati su migranti e razzismo. Ora, è ovvio che se si propongono dei libri e poi, guardando il venduto il giorno dopo e accorgendosi che ne è andato via qualcuno, si prova una certa soddisfazione ("lo sapevo, lo sapevo che, se lo esponevo, qualcuno lo vedeva e lo comprava, brava/o me!"); qui però la soddisfazione è stata diversa, è stata più profonda e non aveva niente a che fare con l'aspetto economico o con quanto io sia più o meno brava a far arrivare un libro dallo scaffale della libreria allo scaffale di una casa. Diciamo che si è trattato più di conforto che di soddisfazione. Quando mi rendevo conto che qualcuno rispondeva alla mia proposta, acquistando libri per parlare ai bambini di certe cose in certi termini, semplicemente mi rincuoravo: è stata la dimostrazione che non sono impazziti proprio tutti, che questa follia collettiva che porta a vedere nei migranti la causa di tutti i problemi non ha contagiato tutti, che ci sono persone che sono rimaste umane e ragionevoli, che non si sono fatte trascinare da questa ondata di odio e intolleranza cieca, che si distinguono da tutti i poveri idioti che abbaiano e sputano le frustrazioni di una vita contro sconosciuti che avrebbero bisogno di abbracci anziché di insulti, che non hanno abboccato all'amo di un ministro dell'interno che finora non ha fatto nulla se non urlare e ringhiare seminando odio e paura, aizzando stupidi contro poveri. Avevo bisogno di questo tipo di conforto.
La vendita che mi ha dato più soddisfazione è stata questa
È un albo illustrato pubblicato da una piccola e giovane casa editrice di Bologna, e mi piace tantissimo perchè, non solo racconta il viaggio dal punto di vista di un bambino, ma soprattutto perchè richiede al lettore uno sforzo di immedesimazione e di empatia ("La mamma un giorno mi ha detto che non potevamo più vivere nella nostra città, tu ci vivresti in un posto dove nessuno viene più a ritirare l'immondizia?" "Mi ha detto di preparare il mio zaino, tu cosa metteresti nello zaino se dovessi andar via da casa?"). 

Un altro libro, per bambini un po' più grandicelli, che da quando è uscito ho regalato, consigliato, venduto a badilate, è questo
Il libro racconta, o meglio romanza, la storia vera di un bimbo ivoriano arrivato in Italia dentro una valigia. Apparentemente il protagonista è un bambino milanese che va in stazione per accogliere il nonno pugliese e la sua pesante valigia, che in realtà non è la sua ma una identica presa per errore. Una copia l'avevo regalata a mia nipote Cassandra (sì, tecnicamente è la nipote di Fra ma spiritualmente non è meno mia che sua), che l'ha adorato e l'ha prestato a mezza classe, fino a farlo finire nelle mani della maestra che ha contattato e invitato in classe l'autrice, con grande entusiasmo degli alunni e ancor più grande gioia e soddisfazione mia :)
 
L'ultimo titolo tra i più apprezzati della proposta è incentrato su razzismo e integrazione
Il re del paese delle facce blu fa un giro per il regno e si chiede cosa ci facciano tutte quelle facce colorate in giro. Non le voglio, costruite un muro! Ma i più bravi a costruire muri sono le facce rosse, e allora loro possono entrare. E poi voglio anche dei giardini, ma i più bravi a far giardini sono ovviamente i verdi, che entrino i verdi! E via così. E alla fine si sta un po' strettini...abbattete quel muro, così stiamo tutti più comodi!

A proposito, domani tutti in maglietta rossa, non fermeremo l'emorragia di vite umane, ma ci distingueremo dai caproni urlanti e dagli stronzi.

Commenti

  1. Cara Cristiana, veramente interessante questo tuo post, qui si può imparare tanto.
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. Post illuminante... nel grigiore che ci sta invadendo...

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  3. Grazie di questi ottimi consigli di lettura. Ora li diffondo un po'.

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  4. Brava, molto brava. Osservazione: i seguaci di Salvini e compagnia non sanno cosa sono le librerie.
    La maglietta rossa l'ho messa, eccome se l'ho messa.

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    1. Mi sa che hai ragione, parecchi secondo me sono tra quelli che entrano in libreria solo per prendere le letture estive per i figli, lamentandosi che questi poveri ragazzi sono costretti a leggere anche in estate..

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  5. grazie per questo post, è aria fresca e ce ne vuole. Mi segno tutto

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    1. Segna e poi vai in libreria a prendere un regalino per Greta :)

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  6. Fin quando ci saranno libraie come te e genitori (e non solo) che acquisteranno questi libri, ci sarà ancora un po' di speranza. Ti seguo, ti seguo, perché ho bisogno di tanti consigli per la mia nipotina.

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    1. Grazie mille Baba, mi dai un po' di carica per andare a lavorare in questa bella domenica che passerei volentieri a zonzo :)

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  7. Bellissimi libri! Inutile che ti dica che li sto già cercando...

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  8. Cri, grazie per questo post! Mi ha fatto molto bene leggerlo e mi ha dato lo spunto di cosa regalare alle mie nipotine. Due non sanno ancora leggere, ma ascoltano volentieri la sera, prima di addormentarsi.
    Un abbraccio
    Nou

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  9. Queste sì che sono soddisfazioni! Bellissimmi libri, per crescere davvero bene.

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