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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Comfort food: zuppa di verza e fagioli

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È ufficialmente Natale, ve lo volevo dire. Almeno è Natale in libreria, soprattutto di domenica. Io ho iniziato il mio bel full-time temporaneo e tempo per stare al pc ne ho sempre meno. Però mi mancate! E però non ho sufficiente tempo ed energia per parlare, ad esempio, di un reportage di Michael Pollan sull'industria alimentare statunitense, uscito un paio di mesi fa su Internazionale ma che ho letto solo ora. Credo che manterrò un silenzio stampa anche sul referendum: il mio voto l'ho deciso (per la cronaca, è NO), ma non è stato facile capirci qualcosa, personalmente non la ritengo nemmeno materia da referendum popolare, quindi insomma non me la sento di stare a motivare nè convincere nessuno; fate voi e che dio o chi per lui ce la mandi buona. Di arrabbiarmi per le brutture del mondo non ho voglia (mi bastano le arrabbiature al lavoro) e anche di buone notizie, gironzolando poco sul web, sono un po' a corto, a parte quella che la Svezia sta valutando una riduzio

Naomi Klein dixit

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Per la nostra attuale classe dirigente, le politiche tese a far consumare di meno le persone sono molto più difficili da accettare di quelle che cercano di incoraggiarle a consumare verde. Consumare verde, infatti, significa solo sostituire una fonte energetica con un'altra, o un determinato modello di beni di consumo con uno più efficiente. La ragione per cui abbiamo messo tutte le nostre uova nel paniere della tecnologia e dell'efficienza verde è proprio perché questi cambiamenti si collocano nell'alveo sicuro della logica di mercato: di fatto, ci spingono a comprare nuove automobili e lavatrici verdi più efficienti. Naomi Klein - Una rivoluzione ci salverà- traduttori vari - Rizzoli Ieri sera ho visto il documentario di Leonardo Di Caprio sul cambiamento climatico, Before the flood, e l'ho trovato alquanto deludente, benchè non ci si potesse certo aspettare più di tanto da un attore americano col pallino dell'ecologia. Perchè è pur sempre un a