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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Ci vuole empatia per ricordare

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"Ieri ho detto ai ragazzi: “Domani venite a scuola con una bottiglietta d'acqua vuota”. Sui loro volti, lampante che neanche le insegne di Las Vegas, la domanda “E che cavolo si inventerà stavolta il prof?” “Lo vedrete domani”. Oggi sono entrato in classe. Con un secchio. Ho detto ai ragazzi di sedersi in cerchio. Ho dato a ciascuno di loro un piccolo foglio di carta. Gli ho detto: “Adesso pensate alla persona a cui volete più bene al mondo. Poi disegnate un omino stilizzato e vicino ci scrivete il suo nome” “Ma io posso scriverne due?” “Certo, anche tre se vuoi!” E dopo ho chiesto loro di riempire la bottiglietta, di versarla nel secchio e di tornare a sedersi. L'idea me l'ha data un libro: Ammare, di Alberto Pellai e sua moglie Barbara Tamburini. Perché domenica è la Giornata della Memoria, e sinceramente a me di parlare solo di Shoah non mi va più. Perché per pensare che il passato si stia ripetendo identico bisogna essere un po' miopi. Ma per n

Camilleri dixit

Se veramente un giorno riusciremo a sapere quale opinione hanno di noi gli animali, sono certo che non ci resterà da fare altro che sparire dalla faccia del pianeta, sconvolti dalla vergogna. Sempre che, tra cinquat'anni, gli uomini saranno ancora in grado di provare questo sentimento. Io, fortunatamente, non ci sarò. Ma vorrei che qualche mio pronipote consegnasse agli animali una copia di questo libretto perché di me, e di moltissimi altri come me, possano avere un'opinione sia pur leggermente diversa. I tacchini non ringraziano - Andrea Camilleri Io non lo so se Camilleri mangi o meno gli animali, però mi è piaciuto molto il titolo di questa raccolta di racconti uscita poco prima di Natale, e anche questo pensiero in quarta di copertina che ho appena citato. Lo sottoscrivo.