Stevia, la pianta dolce
Circa un mese fa sono andata a trovare la mia amica Giuliana, girovaga di professione, che però adora rintanarsi quando può nel suo paesino d'origine e riprendere la sua vita sana e frugale collaborando con un agriturismo locale, che voglio segnalare perchè è un posto accogliente, ricco di calore, saggezza rurale, iniziative eco-interessanti e cucina fantastica!
Beh, Giuliana strappa una foglia da una piantina in vaso e mi dice: "masticala." Non sapeva di erba ma semplicemente e intensamente di zucchero! Finalmente stavo "conoscendo di persona" la stevia, di cui avevo solo letto qualcosa. E finalmente, a una mostra mercato che si è tenuta a Bologna nello scorso weekend, l'ho trovata e comprata! In questi giorni la travaserò in un vaso più grande, la nutrirò di sole, di acqua e di concime naturale, in autunno inoltrato taglierò i rami e metterò a seccare le foglie, le ridurrò in polvere e la userò come dolcificante.
Ma vediamo di saperne un po' di più su questa pianta.
La Stevia Rebaudiana è una pianta originaria del Sud America, dove se ne fa largo uso, e si può considerare un dolcificante naturale privo di controindicazioni: può dolcificare fino a 300 volte più dello zucchero pur senza contenere calorie e glucosio, di conseguenza non provoca la formazione di carie né l'insorgenza di malattie legate a un'alimentazione ricca di zuccheri, come il diabete mellito; la stevia piuttosto favorisce la secrezione di insulina, riducendo la quantità di glucosio nel sangue. E, per non farsi mancare niente, svolge un'azione ipotensiva, diuretica e cardiotonica.
Per anni il commercio della stevia è stato vietato tanto negli Stati Uniti quanto in Europa a causa della presunta cancerogenicità di un suo componente, lo stevioside. In realtà non erano mai stati compiuti studi al riguardo fino al 2004, quando un gruppo di studiosi ha organizzato un simposio internazionale sulla sicurezza dello stevioside, in cui è stata smentita la sua cancerogenicità. Oltre infatti ad una pura questione di assenza di fattori cancerogeni, questa sostanza non viene assorbita direttamente dall’intestino, ma degradata dai batteri del colon e eliminata con le urine; inoltre le quantità usate nello studio sono infinitamente superiori alle dosi dell'uso alimentare.
D'altra parte quale interesse poteva esserci da parte della Food and Drugs Administration e dall'intera industria farmaceutica a liberalizzare un dolcificante naturale e che non provocasse alcun danno all'organismo?
Tanta dolcezza (naturale) a tutti!
Con questo post partecipo a:
Beh, Giuliana strappa una foglia da una piantina in vaso e mi dice: "masticala." Non sapeva di erba ma semplicemente e intensamente di zucchero! Finalmente stavo "conoscendo di persona" la stevia, di cui avevo solo letto qualcosa. E finalmente, a una mostra mercato che si è tenuta a Bologna nello scorso weekend, l'ho trovata e comprata! In questi giorni la travaserò in un vaso più grande, la nutrirò di sole, di acqua e di concime naturale, in autunno inoltrato taglierò i rami e metterò a seccare le foglie, le ridurrò in polvere e la userò come dolcificante.
Ma vediamo di saperne un po' di più su questa pianta.
La Stevia Rebaudiana è una pianta originaria del Sud America, dove se ne fa largo uso, e si può considerare un dolcificante naturale privo di controindicazioni: può dolcificare fino a 300 volte più dello zucchero pur senza contenere calorie e glucosio, di conseguenza non provoca la formazione di carie né l'insorgenza di malattie legate a un'alimentazione ricca di zuccheri, come il diabete mellito; la stevia piuttosto favorisce la secrezione di insulina, riducendo la quantità di glucosio nel sangue. E, per non farsi mancare niente, svolge un'azione ipotensiva, diuretica e cardiotonica.
Per anni il commercio della stevia è stato vietato tanto negli Stati Uniti quanto in Europa a causa della presunta cancerogenicità di un suo componente, lo stevioside. In realtà non erano mai stati compiuti studi al riguardo fino al 2004, quando un gruppo di studiosi ha organizzato un simposio internazionale sulla sicurezza dello stevioside, in cui è stata smentita la sua cancerogenicità. Oltre infatti ad una pura questione di assenza di fattori cancerogeni, questa sostanza non viene assorbita direttamente dall’intestino, ma degradata dai batteri del colon e eliminata con le urine; inoltre le quantità usate nello studio sono infinitamente superiori alle dosi dell'uso alimentare.
D'altra parte quale interesse poteva esserci da parte della Food and Drugs Administration e dall'intera industria farmaceutica a liberalizzare un dolcificante naturale e che non provocasse alcun danno all'organismo?
Tanta dolcezza (naturale) a tutti!
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wow un altro post davvero interessante!! Grazie Cri
RispondiEliminaGrazie a te per la soddisfazione! Magari al giveaway che mi hai suggerito partecipo proprio con questo post :)
RispondiEliminaLo zucchero in casa mia è bandito, ma la Stevia ha il posto d'onore in cucina per accompagnare gli infusi, ho provato ad usarla sbriciolata in una torta...aho, è uscita bene! Sai che pure la Coca-Cola ha messo il suo zampino per proibire la Stevia?!
RispondiEliminaAh ah che gioia che mi dai, non vedo l'ora di usarla! E no, non lo sapevo della Coca cola ma purtroppo non faccio fatica a crederci...
RispondiEliminaOh che bel post! Io uso la Stevia da un pò ma non ero ancora riuscita a capire se andasse bene anche per chi soffre di diabete.. ora lo so ed è perfetto!
RispondiEliminaGraaazie!
Felice di esserti stata utile, mi sono documentata un bel po' sull'argomento!
RispondiEliminaLa mia sta crescendo e non vedo l'ora che sia pronta da seccare e usare :)
La stevia...ormai è molto che se sento parlare e credo che ora si trovi da coltivare in casa.
RispondiEliminavorrei farla crescere e utilizzarla al posto dello zucchero.
Sì infatti fino a poco tempo fa non la conosceva nessuno, anche perché l'uso e la coltivazione erano dichiarate illegali; ora che le multinazionali dello zucchero, aspartame e affini hanno avuto il tempo di organizzarsi la si trova anche al supermercato! COmunque coltivarla è davvero semplicissimo, ci metterai un po' di tempo ma la soddisfazione e la naturalità ripagano :)
EliminaSì infatti.
EliminaMa è facilmente reperibile o dovrò ordinarla da internet? che mi dici?
Non credo sia diffusissima come pianta, io, come avrai letto, l'ho trovata in una mostra-mercato, in questo banchetto che aveva tutte ma proprio tutte le piante aromatiche. Forse puoi provare nei vivai...oppure se passi da Bologna ti regalo una talea!
Eliminaproverò a vedere in giro grazie.
EliminaSe passerò da Bologna ti avverto così me la vendo a prendere :)
In bocca al lupo allora, e se passi di qua...la spaccio volentieri!
EliminaAnch'io vorrei una piantina!
RispondiEliminacome faccio??
noi soffriamo tutti di diabete in famiglia (cioè io e mio marito)...
:(
ora mi metto alla ricerca, mi confermi con certezza che non è più illegale??
sai, ho un vicino carabiniere... (e pure ficcanaso)
grazie
ciao
Ah ah! No tranquilla, non è più illegale già da qualche anno :)
EliminaNon saperi dove puoi trovarla, prova in qualche vivaio o fiere se ti capitano. Io alla fine ne ho ricavata un bel po' ma non l'ho ancora provata...se vuoi scrivimi in privato e te ne spedisco un po'!
L'ho comprata!
Eliminaal vivaio di fiducia.
Come mai non l'hai ancora usata?
ciao
Accidenti, tu sei di quelle che quando dice una cosa la la e la fa anche subito! A me non capita quasi mai invece purtroppo di essere così risolutiva, di solito tergiverso, rimando, insomma sono una gran pigra...e in realtà è per questo che non ho ancora provato la stevia, per una semplice questione di pigrizia. Ma adesso che mi ci hai fatto ripensare...settimana prossima impasto!!
Eliminaun bacio e buon weekend :)