Ciao e grazie Maurice
Da libraia e da amante dei libri (con particolare passione per i libri illustrati), mi sono sinceramente rattristata quando ho letto della scomparsa di Maurice Sendak; aveva 83 anni e un po' di bei libri in curriculum. Purtroppo attualmente, almeno in Italia, non si trovano molti suoi titoli, ma di sicuro, insieme alla raccolta di racconti "Storie di orsacchiotto" (Rizzoli) e al libro illustrato "Il lupo ballerino" (Babalibri) c'è il suo capolavoro:
Pubblicato nel 1963, questo libriccino con poche parole e tante bellissime illustrazioni (disegnate dallo stesso Sendak) si apre con un bambino mandato a letto senza cena e si sviluppa in un viaggio fantastico fino al paese dei mostri selvaggi...e ritorno. Parla della rabbia, della fantasia, della diversità senza parlarne, in modo trasversale, intuitivo, ché i bambini non hanno mica bisogno delle parole per capire, a loro spesso bastano le figure e, appunto, il loro incredibile intuito.
Quando ho comprato la mia copia a Londra (ho questa strana tradizione: un viaggio all'estero, un libro illustrato in lingua), in viaggio con le mie sorelle e il mio nipotino Carlo di 4 anni, è stato da parte sua, un continuo chiedermi di leggerlo e rileggerlo per tutta la vacanza, era letteralmente rapito!
E se non avete bambini a cui leggerlo o regalarlo, fossi in voi farei comunque un giro in libreria e gli darei un occhiata. D'altronde, come lo stesso Sendak diceva:
"I don't write for children. I don't write for adults. I just write."
Pubblicato nel 1963, questo libriccino con poche parole e tante bellissime illustrazioni (disegnate dallo stesso Sendak) si apre con un bambino mandato a letto senza cena e si sviluppa in un viaggio fantastico fino al paese dei mostri selvaggi...e ritorno. Parla della rabbia, della fantasia, della diversità senza parlarne, in modo trasversale, intuitivo, ché i bambini non hanno mica bisogno delle parole per capire, a loro spesso bastano le figure e, appunto, il loro incredibile intuito.
Quando ho comprato la mia copia a Londra (ho questa strana tradizione: un viaggio all'estero, un libro illustrato in lingua), in viaggio con le mie sorelle e il mio nipotino Carlo di 4 anni, è stato da parte sua, un continuo chiedermi di leggerlo e rileggerlo per tutta la vacanza, era letteralmente rapito!
E se non avete bambini a cui leggerlo o regalarlo, fossi in voi farei comunque un giro in libreria e gli darei un occhiata. D'altronde, come lo stesso Sendak diceva:
"I don't write for children. I don't write for adults. I just write."
Tanto lo ha letto e riletto in quel viaggio a Londra, che dopo un anno, lo ha riconosciuto tra gli scaffali di una libreria e ha esclamato "Mamma! Il libro di zia Cristy"! :-)
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