Il pane di Fra
Uno dei miei passi mossi bene verso la felicità l'ho fatto due anni fa, venendo a vivere con Francesco in questa casa bellissima e ormai "nostra". A tutte le gioie di questa convivenza, da circa un anno se ne è aggiunta una, quella che provo quando Fra fa il pane!
Di solito il motivo principale per cui si comincia a fare il pane è quello del risparmio, soprattutto in città come questa in cui raggiunge prezzi assurdi; ma il mio motivo principale è quel profumo che si espande per tutta la casa quando il pane è in forno, è addentare quelle fette morbide dalla crosta croccante che sanno di farina e di lavoro di braccia e di dedizione...
Ormai, quando si va a cena da amici, non ci viene più chiesto di portare il vino, o il dolce, o niente, ma immancabilmente...il pane!
Ultimamente però il mio bravo grafico web ha tanto lavoro e sta sempre più al pc e sempre meno in cucina, ma ieri mi sono svegliata con un solo pensiero e, prima ancora di uscire dal letto gli ho intimato "prima di cominciare a lavorare, impasta il pane"!
A me piace tanto l'idea che lui faccia il pane per me, quindi non ho mai imparato a farlo, ma forse a voi potrebbe interessare come lo fa...
Francesco mette in una terrina capiente i seguenti ingredienti:
1 kg di farina tipo 0
40 gr di lievito madre di frumento in polvere
600 ml di acqua
30 gr di olio d'oliva
20 gr di sale
un pizzico di bicarbonato o un cucchiaino di miele
A volte, al posto della farina 0, usa farina di grano duro o farina di semola rimacinata (per fare il "pane di Altamura"), o ancora fa il pane integrale sostituendo metà della farina con farina integrale.
A volte, e io sono tanto felice quando lo fa, aggiunge all'impasto qualche manciata di semi di girasole e/o di sesamo.
Mescola tutto e. impasta a lungo, fino a ottenere un impasto elastico e liscio.
Gli da poi la forma di una pagnotta, su cui incide una croce abbastanza profonda, lo ripone sul piatto del forno, su cui ha steso della carta da forno e spruzzato un po' di farina e lo lascia lievitare per 3 o 4 ore, o comunque fino a quando la croce è quasi sparita.
A questo punto tira fuori la pagnotta e accende il forno a 240°, la spolvera di farina, incide nuovamente e in modo più leggero la croce (anche se questa volta in realtà se ne è dimenticato...) e inforna.
Dopo circa mezzora il risultato è questo:
Dopo qualche ora...non restano che le briciole!
Di solito il motivo principale per cui si comincia a fare il pane è quello del risparmio, soprattutto in città come questa in cui raggiunge prezzi assurdi; ma il mio motivo principale è quel profumo che si espande per tutta la casa quando il pane è in forno, è addentare quelle fette morbide dalla crosta croccante che sanno di farina e di lavoro di braccia e di dedizione...
Ormai, quando si va a cena da amici, non ci viene più chiesto di portare il vino, o il dolce, o niente, ma immancabilmente...il pane!
Ultimamente però il mio bravo grafico web ha tanto lavoro e sta sempre più al pc e sempre meno in cucina, ma ieri mi sono svegliata con un solo pensiero e, prima ancora di uscire dal letto gli ho intimato "prima di cominciare a lavorare, impasta il pane"!
A me piace tanto l'idea che lui faccia il pane per me, quindi non ho mai imparato a farlo, ma forse a voi potrebbe interessare come lo fa...
Francesco mette in una terrina capiente i seguenti ingredienti:
1 kg di farina tipo 0
40 gr di lievito madre di frumento in polvere
600 ml di acqua
30 gr di olio d'oliva
20 gr di sale
un pizzico di bicarbonato o un cucchiaino di miele
A volte, al posto della farina 0, usa farina di grano duro o farina di semola rimacinata (per fare il "pane di Altamura"), o ancora fa il pane integrale sostituendo metà della farina con farina integrale.
A volte, e io sono tanto felice quando lo fa, aggiunge all'impasto qualche manciata di semi di girasole e/o di sesamo.
Mescola tutto e. impasta a lungo, fino a ottenere un impasto elastico e liscio.
Gli da poi la forma di una pagnotta, su cui incide una croce abbastanza profonda, lo ripone sul piatto del forno, su cui ha steso della carta da forno e spruzzato un po' di farina e lo lascia lievitare per 3 o 4 ore, o comunque fino a quando la croce è quasi sparita.
A questo punto tira fuori la pagnotta e accende il forno a 240°, la spolvera di farina, incide nuovamente e in modo più leggero la croce (anche se questa volta in realtà se ne è dimenticato...) e inforna.
Dopo circa mezzora il risultato è questo:
Dopo qualche ora...non restano che le briciole!
Bello e buono buono buono!!! Bravo Francesco e GRAZIE!
RispondiEliminammmmh sembra davvero ottimo :-) Bravo!!
RispondiEliminaE bravo! Allora lo aspetto per domenica?! :-)
RispondiEliminaEhm...vediamo cosa si riesce a combinare sabato :)
RispondiEliminaVuoi strippare mangiando il tuo pane? Usa farina di farro o di segale ( o un mix), aggiungi qualche noce, uva passa, semi di sesamo.
RispondiEliminaE vedrai la fila fuori dalla porta!
Aaah fantastico!!
RispondiEliminaDomani compro la farina e intanto allerto il fornaio!
Che meraviglia il pane fatto in casa!!!
RispondiEliminaIo non sono capace (ma non sono nemmeno una brava cuoca), ma potrei chiedere anch'io al mio Francesco...mio marito, bravo cuoco e di mestiere informatico.
Abbiamo in comune anche questa cosa, l'avevi notato?
Ciao carissima, buona giornata!
Ah ah, no non l'avevo ancora scoperto! E comunque sì, digli che se si chiama francesco e fa l'informatico è nel suo destino fare il pane!
EliminaIo in cucina mi cimento abbastanza, ma col pane ha iniziato lui e ormai fa parte della sua parte di "doveri"... e poi è così bello quando qualcuno fa qualcosa per te :)
Che spettacolo il pane fatto in casa così :)
RispondiEliminaÈ una delle cose belle della vita :)
Sì è una soddisfazione particolare :)
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