Patti Smith, una donna fantastica in concerto

Concerto in memoria delle vittime della strage di Ustica, trentaduesimo anniversario. Biglietti in tasca già da due mesi.
Siamo arrivati presto per visitare il museo, ma per descrivere la sensazione agghiacciante, la tristezza, la rabbia nel vedere i resti del DC9 Itavia sotto la luce di quelle 81 lampadine intermittenti ci vorrebbe un post a parte.

Nel parco antistante al museo era allestito il palco e già gruppetti di persone erano sedute sul prato a ingannare l'attesa con cibo, birra, sigarette (ognuno aveva il suo posacenere "da parco" gentilmente fornito dall'organizzazione) e chiacchiere. La maggior parte di queste persone aveva l'età dei miei genitori. Più tardi le persone sono diventate qualche migliaio, ma la proporzione di età non è cambiata ed è stato emozionante condividere la musica con persone di un'altra generazione; spero tanto che anch'io a sessant'anni avrò la stessa voglia e lo stesso entusiasmo di andare a un concerto.

Ma quello che mi ha fatto venir voglia di scrivere questo post è stato ovviamente vedere e ascoltare lei. Veder arrivare sul palco questo corpo danzante da ragazzina con un volto rugoso di saggezza e illuminato da sorrisi disarmanti. Sprizzava un'energia vitale coinvolgente, un entusiasmo sincero e l'idea che avesse l'età di mio padre mi rendeva il tutto quasi incomprensibile e ancora più entusiasmante.
Tra un pezzo e l'altro non ha perso occasione di ricordare il perché del concerto, incitando le persone a non smettere mai di cercare la verità; ha ricordato le vittime del terremoto, ritenendo che se la terra trema è perchè dobbiamo chiedere perdono alla madre terra per come ci stiamo comportando con lei; ha ritenuto giusto ricordare le mostruosità di Genova 2001 e l'amara conclusione del processo, lasciando persino il microfono a uno spettatore per chiarire alcuni punti; ha ribadito che le guerre nel mondo sono sempre e solo dei governi e che non bisogna mai restare in silenzio a guardare.
Ma senza falsa retorica ha ricordato che "siamo a un concerto, siamo qua per divertirci" e allora, proprio in onore di tutte le vite spezzate, non sottovalutiamo, non sprechiamo ogni momento di felicità.

Di concerti ne ho visti tanti, e questo non è il primo dell'estate, e non racconterei di un concerto solo perché, come è anche auspicabile, mi sono divertita. Mi è venuta voglia di scriverne per l'energia positiva di cui mi sono sentita riempita uscendo dal parco, per la forza che sprizzava da quel corpo minuto, per la gioia di vivere che era in grado di trasmettere quell'ultrasessantenne che ballava con la freschezza di un'adolescente.
Mi è venuta voglia di scrivere perchè Patti Smith, prima di essere una cantante, è una persona degna di tutta la mia stima, una persona con una grande spiritualità, che è sempre stata impegnata socialmente e che ha spesso "usato" il suo mestiere di musicista a questo scopo. Una persona che a sessantasei anni ha ancora qualcosa da dire e lo fa con la stessa forza di quarant'anni fa.
Penso alle ragazzine che sono già in delirio per l'arrivo di Justin Bibier in Italia, mi chiedo dove sarà lui e dove saranno loro tra quarant'anni. Ma non voglio fare la "matusa" e poi semplicemente forse l'abisso è così grande che cade ogni possibilità di paragone.

E, dopo aver suonato per due ore, dopo aver fatto saltare una a una tutte le corde della sua chitarra (è pur sempre una rocker!) ci ha salutati a braccia aperte, con un enorme sorriso, urlando:
"BE HAPPY, BE FREE, USE YOUR VOICE!"

Io invece vi lascio con un video (il cui audio non è granché ma quello che ho trovato su youtube era nettamente peggiore e almeno si vede lei in tutta la sua bellezza), per chi ha voglia di ascoltarsi una People have the power versione live registrata da un non professionista con uno smartphone di prima generazione...



Commenti

  1. Wow! Emozionante questo post! Peccato che non sia riuscita a vedere il video. Dice: "An error occurred. Please try again later". Allora proverò più tardi.
    Ciao

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  2. Uff mi dispiace, che dire...try again later :)

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  3. Ciao!
    Grazie di essere passata dal mio blog!
    E grazie di linkare i miei post!!!
    Sai che anch'io adoro Patti Smith?
    L'ho vista in concerto a Parma circa 3 anni fà.
    Senza dubbio poetessa e donna eccezzionale.
    Mi prenderò un pò di tempo per curiosare nel tuo blog!
    A presto nuova amica.

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  4. Benvenuta! Eh come ti dicevo il tuo blog è pieno di spunti interessanti, e Patti Smith sì è straordinaria!

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  5. avevo avuto mezza idea d'andare a vederla nella tappa piemontese del suo tour, e poi vabbè, alla fine ho fatto altro. Ma è una grande del rock, mai banale, sempre sul pezzo, averne di artisti così tra quarant'anni...

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    1. Spero che l'"altro" che hai fatto abbia meritato almeno quanto lei!
      Già, averne di artisti come lei...

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  6. L'entusiasmo è la cosa più bella che una persona possa presentare agli altri, fa perdonare quasi tutto il resto :)
    Certe volte mi chiedo se si possa coltivare.

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    1. Domanda difficile la tua in effetti! Certo se ce l'hai nelle vene è tutto più semplice, però credo di sì, fosse solo per il fatto che senza non si vive granchè bene...

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