Lanzarote #1 - L'architettura sostenibile

Eccoci tornati! Da un viaggio indimenticabile, come tutti i viaggi d'altronde. Anche se questo forse un po' di più. Vedere, vivere, respirare Lanzarote è stato davvero speciale, e infatti merita qualche post. Non sono solita fare reportage dei miei viaggi su questo blog, e infatti non starò a raccontarvi dei bagni nell'oceano,
di quanto fosse buono il cibo e il vino
delle corse tra le dune altissime (anche perchè quelle erano a Gran Canaria, ultimo pezzettino di viaggio...),
o dei panorami mozzafiato...
Vorrei scrivere invece di altre cose che mi hanno colpito e che hanno decisamente attinenza con lo spirito di questo luogo virtuale. Come ad esempio il sistema edilizio che contraddistingue l'isola.

Lanzarote, architettonicamente, vuol dire Cesar Manrique.
Manrique, classe 1919, lanzaroteño, è stato un cosiddetto artista poliedrico: sì è occupato di pittura, scultura, urbanistica, architettura, arte pubblica, fino a quando un'incidente stradale se l'è tristemente portato via all'età di 72 anni. Ha girato parecchio il mondo, ha vissuto a Parigi e New York, le sue opere sono state esposte dalla Biennale di Venezia alla Biennale dell'Avana, passando per diverse importanti gallerie newyorkesi. Nel 1966 torna nella sua isola nativa e, nel bel mezzo del boom economico, dello sviluppo turistico e della conseguente edilizia selvaggia che già imperversa altrove, Manrique inizia a parlare di architettura sostenibile, di valorizzazione del territorio; mette in guardia i propri conterranei dallo scempio che già il turismo sta facendo delle altre Canarie. Lanzarote è un'isola vulcanica, e questo la rende unica e speciale: Manrique, personaggio ormai influente, nonché grande oratore, riesce a convincere la sua gente e, aspetto fondamentale, le autorità locali, che il vero investimento turistico per Lanzarote vuol dire proprio preservare e valorizzare le sue risorse naturali, piuttosto che costruire all'impazzata o vendere terreni a imprese edilizie straniere. Un discorso decisamente avanti, considerando il periodo, una visione oltremodo lungimirante, visto che ha dato i suoi frutti, che l'isola di Lanzarote è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall'Unesco nel 1993, che il turismo non si può dire che manchi e che i risultati la rendono sicuramente ancora più speciale di quello che è naturalmente.
Immaginate cosa sarebbe stato costruire palazzoni al posto di questi edifici che, per legge, non possono avere più di due piani, non possono che essere dipinti di bianco o costruiti in pietra nera e le cui finestre devono essere verdi o azzurre, richiamando i colori delle barche dei pescatori.



Ma l'isola non è solo ispirata alle "direttive" di Manrique: Lanzarote è impregnata della sua opera.
Il Jardin de cactus l'ha progettato lui,


decorandone anche le pareti dei bagni

Come suo è il progetto del Jameos del agua, un lago naturale sotterraneo, il cui tetto è crollato per metà, lasciandolo quindi facilmente raggiungibile e visibile.


non sembra un tutt'uno con la terra stessa, così come anche il Mirador del Rio, scavato nella roccia?

Vogliamo parlare della sua stessa casa, oggi sede della Fundaciòn César Manrique?

questa pianta che nasce in salotto...

...finisce in giardino :)
se questo non è un amichevole incontro tra costruzione e natura, non so cos'altro possa esserlo!
Ma, quando dicevo che Lanzarote è impregnata dell'opera di Manrique, intendevo che, ad esempio, ovunque potete trovare lampioni come questo, o cestini per l'immondizia nello stesso stile, che pur essendo costruiti sembrano non disturbare minimamente l'elemento naturale.
E finisco l'elogio di questo artista con qualche opera della sua serie Giochi di vento, sculture, di solito in ferro, sparse tra Lanzarote e altre isole a rallegrare il paesaggio con i loro incantatori giochi di movimento (tanto state pur certi che si muovono sempre, il vento non è certo quello che manca da quelle parti!).




Commenti

  1. WOOOOOW!
    Che posto magnifico!
    Mamma mia....! Mi piace TUTTO.
    Pensa, le piante grasse sono le mie piante preferite; le case bianche mediterranee e le chiesette stile messicano le amo; gli incontri tra uomo e natura li adoro.
    Il posto deve essere assolutamente rilassante!
    Una domanda: è costato tanto l'arrivarci e lo stare lì?

    Moz-

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    1. Allora è il posto per te, Moz! Delle piante grasse parlerò meglio in un altro post, meritano decisamente, ce ne sono di stranissime!
      Andare, volo da Bologna preso un paio di mesi fa 40 euro, il ritorno l'abbiamo fatto da Gran Canaria, dove stanno questi nostri amici, per 50 euro; volo rayanair, compagnia che mi sta sempre meno simpatica ma era praticamente l'unica fattibile.
      Stare lì, pensioncina di tutto rispetto, camera con bagno (avevano anche quelle con bagno sul pianerottolo), piccina ma pulita, terrazzino comune dove sedersi a un tavolino e guardare il mare, 23 euro a notte.
      Mangiare è la spesa minore (che te ne pare di un signor panino colmo di calamari veri fritti per 2 dico 2 euro? E la birretta a 1,30? E il vino, buono assai pure lui a 1,50 nel baretto e 3,50 nel locale figo?
      Vai Moz, cerca il volo!!!

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  2. Wow, adesso lo cerco anch'io. Sono incantata! Aspetto altri post!

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    1. Almeno un altro post arriverà, c'è così tanto che mi ha colpito su quel pezzetto di terra!

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  3. Ma che meraviglia! Bellissimo viaggio e grazie per averci fatto conoscere l'architettura del luogo decisamente interessante... questo è il tipo di luogo che mi piacerebbe andare a visitare!

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    1. Secondo me vi piacerebbe molto, Daria, è un altro mondo rispetto alle escursioni che siete soliti fare (dimenticate prati o alberi che non siano cactus o palme :))

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  4. sei meglio di un ufficio promozione turismo, mi hai messo il desiderio di vedere l'isola

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    1. Ahah, si vede che mi ha colpito proprio tanto il luogo eh? Allora organizziamo una spedizione con Amandabus!

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  5. Che meraviglia, Cri! Davvero viene voglia di andare. L'estate però deve essere molto calda e assolata (paesaggi lunari, bellissimi eh, ma d'estate?) e mi sa che hai beccato il periodo migliore, o sbaglio? Stupiscono, oltre alla lungimiranza di Manrique e degli abitanti di Lanzarote, il perseverare di tutta una comunità lungo una strada così virtuosa e saggia di conservazione e rispetto di luoghi e paesaggio, anche in tempi di crisi. Un bellissimo esempio da diffondere!

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    1. Vero Paola, ci ho pensato anch'io a che fortuna sia stata che i lanzaroteñi abbiamo intrapreso questa via. La crisi sembra non toccare l'isola, forse perchè dei gran soldi non ne avevano nemmeno prima, perchè gli abitanti non sono molti e vivono di pesca, allevamento, viticoltura (ne parlerò prossimamente) e turismo. Sembra un mondo a parte perfettamente funzionante!

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  6. Quante meraviglie in queste foto e in quello che ci hai raccontato..grazie, grazie, grazie!

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  7. Il vento di Lanzarote... come dimenticarlo!!!
    Ci sono stato anch'io 2 anni fa, e guardare le tue foto mi ha fatto ricordare quella magnifica isola...
    Fortunata te che ci sei appena stata!!!!
    Ciao

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    1. Ciao Jumpy! Sì, il vento di Lanzarote è speciale, mi è capitato di essere avvolta dalla nebbia più fitta sul cocuzzolo del monte e un minuto dopo essere accecata dal sole!
      I surfisti trovano davvero il paradiso da quelle parti!

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  8. Cri, ma che bellissime foto, mi hai fatto fare un tuffo nel passato a quasi 7 anni fa, in quel viaggio di nozze meraviglioso di cui quest'isola è parte!!! Mamma che bellezza e che gioia sapere che lì p ancora tutto come nella mia testa, nei miei ricordi... quanta pace ho respirato in quell'isola e quanta sintonia con la natura!!

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    1. Non credo che cambierà facilmente quell'isola, per fortuna! Quali altre isole avete visitato in viaggio di nozze?

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  9. Ciao Cri, sono per la prima volta qui da te. Non ho resistito dal complimentarmi delle bellissime foto e del racconto della magnifica isola. Ne parlerò a mio marito, sarebbe bellissimo andarci.
    Ciao e grazie del bel post
    Nou

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    1. Ciao Nou, benvenuta! Convinci tuo marito, ne vale davvero la pena!

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