La Via degli dei (e della bellezza)
Non solo siamo partiti...ma siamo pure tornati! Asciutti e incolumi :)
Erano circa 3 mesi che aspettavamo la partenza. Mi direte che non serviva cotanto anticipo per organizzare 4 giorni di cammino, ma mettere insieme impegni e ferie di 4 persone, che sono quasi subito diventate 6 e poi 7 non è cosa che si può fare all'ultimo minuto. E poi un maggio stupendo e il maltempo che arriva proprio a ridosso del 2 giugno...e le perplessità e le ansie, ché qui non siamo mica (ancora) dei camminatori esperti. Ma eravamo tutti troppo in fibrillazione per rinunciare. E siamo partiti. E abbiamo fatto bene!
Se è vero che ogni viaggio arricchisce, un viaggio a piedi rende miliardari. Camminare rende potenti, dà la sensazione che si possa arrivare dappertutto sui propri piedi, che nessun luogo sia impossibile da raggiungere se non si ha fretta di arrivare. Ecco, la fretta, quanto è purificante liberarsi della fretta. Semplicemente camminare, tra l'erba, nel fango, sull'asfalto, e intanto riempirsi gli occhi di panorami e di colori e le narici di odori, chiacchierare con chi in quel momento ha il tuo stesso passo, salutare chi incontri, pensare ma anche non pensare affatto. E ogni volta arrivare, e sentirsi grati nei confronti di chi ci aspettava e ci ha preparato da mangiare e ci ha versato un bicchiere di vino. Siamo stati accolti da gente sorridente e chiacchierona che ci ha aperto la propria casa, ha ascoltato le nostre storie e raccontato la propria, ma anche da gente di pochissime parole, come solo certi montanari sanno essere, ma dal cuore grande e generoso e di un'accoglienza che non ha bisogno di fronzoli.
E camminare insieme. Camminare insieme cambia i rapporti. Ne parlavamo io e Annarita, verso la fine del cammino, buttando lì ironicamente un "niente sarà più come prima". Ma era la verità. Non siamo più quelli di prima, i nostri legami non sono più quelli di prima. Condividere terreno, sudore e un pezzo di formaggio, mettere a nudo i propri limiti e le proprie paure, accettare le divergenze come processi naturali lega in un modo tutto particolare. È come se ai vari fili che legano ciascuno di noi con ciascuno degli altri, legami di amore, di amicizia, di sangue, si fosse aggiunto un altro filo che ci lega tutti e sette, un filo che ci ha fatto sentire nostalgia degli altri sei il primo giorno dopo il rientro, un filo che fa sì che ci siano parole o frasi che il solo sentirle o pronunciarle ci fa scoppiare a ridere, solo a noi sette, un filo che forse non si può raccontare.
Ho un po' di magone, una discreta nostalgia, ma il cuore pieno di gratitudine, gratitudine verso i miei compagni di viaggio, verso la Natura così bella, viva, colorata, odorosa e sincera, verso le persone che ci hanno accolti lungo la strada, verso chi questa strada l'ha tracciata e verso chi l'ha raccontata. E ho tanta voglia di riprendere il cammino.
Se è vero che ogni viaggio arricchisce, un viaggio a piedi rende miliardari. Camminare rende potenti, dà la sensazione che si possa arrivare dappertutto sui propri piedi, che nessun luogo sia impossibile da raggiungere se non si ha fretta di arrivare. Ecco, la fretta, quanto è purificante liberarsi della fretta. Semplicemente camminare, tra l'erba, nel fango, sull'asfalto, e intanto riempirsi gli occhi di panorami e di colori e le narici di odori, chiacchierare con chi in quel momento ha il tuo stesso passo, salutare chi incontri, pensare ma anche non pensare affatto. E ogni volta arrivare, e sentirsi grati nei confronti di chi ci aspettava e ci ha preparato da mangiare e ci ha versato un bicchiere di vino. Siamo stati accolti da gente sorridente e chiacchierona che ci ha aperto la propria casa, ha ascoltato le nostre storie e raccontato la propria, ma anche da gente di pochissime parole, come solo certi montanari sanno essere, ma dal cuore grande e generoso e di un'accoglienza che non ha bisogno di fronzoli.
E camminare insieme. Camminare insieme cambia i rapporti. Ne parlavamo io e Annarita, verso la fine del cammino, buttando lì ironicamente un "niente sarà più come prima". Ma era la verità. Non siamo più quelli di prima, i nostri legami non sono più quelli di prima. Condividere terreno, sudore e un pezzo di formaggio, mettere a nudo i propri limiti e le proprie paure, accettare le divergenze come processi naturali lega in un modo tutto particolare. È come se ai vari fili che legano ciascuno di noi con ciascuno degli altri, legami di amore, di amicizia, di sangue, si fosse aggiunto un altro filo che ci lega tutti e sette, un filo che ci ha fatto sentire nostalgia degli altri sei il primo giorno dopo il rientro, un filo che fa sì che ci siano parole o frasi che il solo sentirle o pronunciarle ci fa scoppiare a ridere, solo a noi sette, un filo che forse non si può raccontare.
Ho un po' di magone, una discreta nostalgia, ma il cuore pieno di gratitudine, gratitudine verso i miei compagni di viaggio, verso la Natura così bella, viva, colorata, odorosa e sincera, verso le persone che ci hanno accolti lungo la strada, verso chi questa strada l'ha tracciata e verso chi l'ha raccontata. E ho tanta voglia di riprendere il cammino.
Oltre alla bellezza dei colori della primavera, del sorriso del ciuchino, delle scarpe da trekking in libertà e di quelle sedie "disoccupate" che stare in piedi e camminare è più sano, la bellezza di sapere che oltre ai muscoli di rafforzano anche i rapporti umani... Voi fortunati che avete una comitiva in aumento, noi invece non troviamo nessuno con cui condividere strada, fatica e soddisfazioni.. Pazienza, io mi perdo sulle cime degli alberi e nel colore dei fiori più semplici, non li raccolgo ma fotografo.. ultima camminata sabato, poi però abbiamo avuto una brutta sorpresa, al ritorno abbiamo trovato l'auto scassinata e i nostri documenti spariti.. così le uniche camminate di questi giorni sono state per motivi burocratici e i miei piedi scalpitano e... la nebbiolina bellissima e rinfrescante e la carpetta simpatica e saggia!
RispondiElimina;***
sere
Ma veniamo noi con voi!! Ci stiamo studiando cammini liguri e toscani, oltre ovviamente a quelli più vicini. Mi dispiace tanto per la vostra disavventura, è un modo davvero brutto di tornare "alla civiltà", decisamente peggio che passare dal bosco alla giungla di (odiatissimi da me come pochi oggetti al mondo) trolley della stazione di Santa Maria novella...
EliminaNoi ci contiamo! Ci sono un bel po' di percorsi che vogliamo fare, magari in compagnia!!! E si..è stato davvero brutto, poi una tre giorni di burocrazia pura per avere quei pezzi di carta senza i quali non esistiamo... ma anche la giungla di trolley è una bella prova da affrontare.. coraggio!
Eliminache bella passeggiata!!! complimenti!!!
RispondiEliminaGrazie Rospo! Sì è stata bella, ma mi sa che si era intuito ;)
EliminaIl cartello "attenzione fioritura in corso" dice già molto sul posto dove siete andati :-)
RispondiEliminaTi dico solo che le foto di fiori che ho pubblicato sono circa un quarto delle foto di fiori che ho scattato, tra panoramiche di prati e primi piani! E la cosa frustrante è stata invece che di tutti i fiori che ho incontrato saranno stati un quarto quelli di cui conoscevo il nome..
EliminaCapisco perfettamente quello che dici: solo abbandonando la scatoletta di metallo, si ha un contatto con le cose, i luoghi, la vita ... non si viaggia bene in auto, ci si sposta come un pacco da un posto all'altro. Se cammini (o vai in bici), ti rendi conto delle cose. Complimenti, per le foto e la camminata.
RispondiEliminaSì, capisci perfettamente :)
EliminaSì, capisci perfettamente :)
Eliminasplendide le foto e l'esperienza, però io vorrei conoscere il folle che ha ritenuti indispensabili i cetriolini sottoaceto nello zaino :D
RispondiEliminaIl folle è un tuo collega :) Li ha visti in un piccolo alimentari dove ci stavamo procurando il pranzo per quel giorno e non siamo riusciti a fermarlo...
EliminaChe bel racconto! Ricco di emozione!
RispondiEliminaDev'essere stata davvero una bella esperienza, i posti dalle foto sembrano incantevoli!
Belle anche le tue considerazioni sul fatto che i legami si rafforzano condividendo esperienze come queste.
Ma quel fiore bianco è uno spettacolo!!! Sai come si chiama?
Sapessi quanto era bello dal vivo! E purtroppo no, fa ancora parte dei senzanome, non l'abbiamo trovato sulle varie guide di erbe spontanee :(
Eliminathalictrum lucidum oppure thalictrum flavum o un altro del dello stesso genere, probabilmente. bisognerebbe vedere meglio tutta la pianta
EliminaGrande Vera, grazie! È davvero una pianta stupenda, sono stata a osservarla per interi minuti :) E sì, proprio auel sentiero lì, e quello di Wu Ming è stata la mia prima lettura "preparatoria".
EliminaIl sentiero degli dei! quello del libro dei WU MIng!
RispondiEliminaChe posti splendidi e che belle foto
Bello!!!
RispondiEliminaNoi in Sabina ci siamo riappacificati e ricongiunti con l'orizzonte, la pace del verde, i profumi dell'aria, gli animali domestici e selvatici.
E come dici tu: abbiamo fatto bene!
Eh anche quelle devono essere camminate stupende! Metto in elenco, ormai siamo lanciatissimi :D
EliminaBella la natura! Bello camminare......
RispondiEliminaAssai!
EliminaComplimenti... Sei stata dalle mie parti! Adesso abito a Firenze ma sono nato e cresciuto in Mugello! Bellissimo trekking!!!
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