Raccontando me ne vo'

Ero all'università e Giuliana, la mia coinquilina, aveva promesso di darmi l'henne ai capelli ma doveva anche studiare; oltre a studiare, doveva leggere un libro per un esame. Il patto fu che, mentre lei pasticciava sula mia testa, io leggevo a voce alta Il nome della rosa. Il lavoro sui capelli è durato un paio d'ore, ma il libro ho continuato a leggerlo fino alla fine!
È stato così che ho fatto la conoscenza di Umberto Eco, che mi sono resa conto che non era affatto palloso come temevo. È stato da lì che ho iniziato a leggerlo e a imparare da lui.
E quindi, anche a te professore, ciao e grazie, che Harper Lee ti tenga compagnia durante il viaggio e che vi possiate raccontare un sacco di storie a vicenda.

Commenti

  1. E dobbiamo salutare anche lui...
    Citi "Il nome della rosa" che rappresenta anche per me l'incontro con Umberto Eco e, purtroppo, anche l'unico suo libro che io abbia mai letto.
    Se penso a quella lettura estiva, ho ancora in mente il periodo delle scuole medie (per me tristissimo, infatti i ricordi hanno una luce rosso cupo, quasi marrone, che se ci penso bene è lo stesso colore della copertine del libro), in realtà era l'estate tra la prima e la seconda superiore. A settembre in classe ne parlammo con la professoressa, io ero l'unica che era arrivata alla fine, tutte ne parlavano come un qualcosa di incomprensibile, per me fu una lettura appassionante e lineare oltre che una (rara) soddisfazione scolastica, alcuni passi li rilessi più e più volte, e ovviamente avevo una cotta per Adso.
    Poi il film con il mio attore preferito dell'epoca (Sean Connery) lo apprezzato molto...
    Grazie Cri, di avermi dato la possibilità di ripensare a queste cosa, grazie a Umberto Eco per averle, in qualche modo, create.

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  2. l'ho apprezzato molto, (zero in grammatica per me!)

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    1. Beh magari a 14 anni lo si può anche trovare un po' ostico...ma io a diciannove anni, lo trovai come te davvero appassionante!
      Sciocchina, non avevo dubbi fosse un errore di distrazione :)

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  3. Conoscevano eco da 40 anni,da quq di comprò la casa delle marche , nel Montefeltro, A montecerignone, pEae dove sono nata e dove ho ancora la casa dei nonni, dove vado ogni estate.
    Due ricordi, su tutti.
    Una bellissima festa a casa sua, era il 1980, e lui suonava splendidamente il flauto: cantammo tutta la notte, daa musica colta alle.....osterie.
    E poi gli aperitivi al bar del paese..... Vino bianco, piadina,quotidiani letti al bar.
    Il sentirsi più ricca e piena, solo per poter chiacchierare al bar.
    Persona meravigliosa, simpaticissima.pero

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  4. Scusa gli errori ora temino.
    Persona splendida,simpatica, lì a fare la spesa, nell'unico negozio del paese.
    Poi ricordo il luglio del 2010 lì in lase c'è la festa medioevale.
    Era il decennale.
    Ed eco ci regalò una Serata meravigliosa:una lectio magistalis sulla morte nel medioevo.
    Grazie, umbero.
    Permettimi di chiamarti Cosi
    Emanuela

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    1. Qui a Bologna l'ho visto infinite volte ma non l'ho mai conosciuto, nè come insegnante nè personalmente. Non sei però la prima a raccontare di che bella persona fosse umanamente, oltre ad essere un pozzo di scienza senza fondo: deve essere bello averne un ricordo così personale, ne sono contenta per te Emanuela cara :)

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    2. Mi intrometto, scusate..ma poco fa su twitter mi è capitato di leggere una conversazione su come fosse "snob" e mi sono subito detta "da che pulpito viene la predica", questi vostri commenti mi danno conferma di come la gente parli TROPPO SPESSO SENZA CONOSCERE e anche nei momenti meno opportuni!

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    3. C'è sempre troppa gente che si lascia sfuggire ottime occasioni per tacere!

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    4. Mi intrometto.... M niente affatto snob, assolutamente.. Mi viene in mente lui carico di borse della spesa e lui che faceva arrivare casse di libri alla minuscola biblioteca del paese, e gli aperitivi al bar, parlando di tutto, dall'altissimo al bassissimo!
      No, snob non esiste
      Emanuela

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  5. ci si sente un po' soli con tutto questo grande traffico di avvii in questo inizio 2016

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  6. Bella l'immagine del viaggio insieme dei due letterati.
    Ho letto due volte Il nome della rosa e ho seguito delle letture e conferenze presso un centro culturale. Di Harper Lee non ho letto ma visto la versione cinematografica del suo romanzo. Spero di rimediare perché la lettura di un libro è ben diversa.
    Sono triste che le persone migliori ci lascino, restiamo sempre più soli.
    Ciao Cri, buona giornata :-)

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    1. Sì, se qualche consolazione ci dobbiamo inventare per sopportare le dipartite altrui, a me piaceva questa immagine dei due che se ne vanno in compagnia :)
      Buona giornata a te bella Nou

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