Love&live (& green) in Berlin
Bella bella bella Berlino! La ricordavo bella e l'ho ritrovata ancora più interessante. E ho potuto farlo perchè stavolta avevamo dei Ciceroni doc, due persone che vivono a Berlino da trent'anni. Dirk e Joanna sono una coppia fantastica, che era stata nostra ospite un paio di anni fa e con la quale è rimasto un legame, una voglia di continuare a condividere del tempo, di approfondire la reciproca conoscenza. Dirk ci disse "Venite a Berlino, Joanna vi farà vedere le cose belle e io le cose brutte!". Perchè le "cose brutte" la guida non te le indica mai, invece con lui abbiamo fatto un giro in macchina per la città davvero interessante!
Ma, come sapete, non è da me fare reportage di viaggio fini a se stessi...quindi non starò qui a raccontarvi di quanto fosse carino il terrazzino della stanza dove eravamo ospitati,
borragine berlinese :) |
di quanta birra abbiamo bevuto,
di quanto mi piaccia il quartiere di Kreuzberg, col suo canale, il mercato turco e i negozietti second hand, benchè stia diventando un quartiere sempre più gentrificato,
di quanto sia stata emozionante l'East side gallery, dove un pezzo di muro è ancora in piedi ed è stato riempito di murales,
o di quanto sia stato emozionante il concerto dei Beirut visto da sotto al palco
in trepidante attesa tra giovani e meno giovani berlinesi |
o di quanto sia bella una città piena di verde
buffa e anonima installazione... |
...che qui si vede meglio |
da questo ponte scivolò giù il corpo della povera Rosa |
ma anche di stranezze
Ma in realtà è proprio a peoposito di verde che vorrei parlare. Precisamente del verde di Tempelhof. La storia di questo aeroporto dismesso e di quel che ne è stato fatto l'ho trovata molto interessante, e ho potuto conoscerla e capirla proprio perchè Dirk ce l'ha raccontata, e ce l'ha raccontata da berlnese, non da guida turistica.
Tempelhof è stato inaugurato nel 1923, la più grande opera pubblica di Hitler, parte del suo piano di rendere la Germania "caput mundi". In effetti, il suo terminal, insieme al complesso di edifici che lo circondano, è immenso e pare che gli unici edifici più grandi siano soltanto il Pentagono di Washington e il Parlamento di Bucarest (o almeno così era al tempo).
Da allora fino alla caduta del muro, questo spazio ha trovato uso come campo di concentramento nazista e successivamente come base americana, riprendendo la sua normale funzione di aeroporto fino al 2008.
Ora, quando Dirk e Joanna ci hanno portati, pieni di entusiasmo, in questo campo sterminato, era una domenica grigia e piovosa, e infatti questa è una delle poche foto che abbiamo scattato, chiedendoci perchè fossero così entusiasti di mostrarci questo luogo desolato, questa pista larga e lunga circondata dal prato.
che ci fa Hannibal Lecter sulla parete di una scuola di yoga?! |
Nostra Signora del vino? |
Ma in realtà è proprio a peoposito di verde che vorrei parlare. Precisamente del verde di Tempelhof. La storia di questo aeroporto dismesso e di quel che ne è stato fatto l'ho trovata molto interessante, e ho potuto conoscerla e capirla proprio perchè Dirk ce l'ha raccontata, e ce l'ha raccontata da berlnese, non da guida turistica.
Tempelhof è stato inaugurato nel 1923, la più grande opera pubblica di Hitler, parte del suo piano di rendere la Germania "caput mundi". In effetti, il suo terminal, insieme al complesso di edifici che lo circondano, è immenso e pare che gli unici edifici più grandi siano soltanto il Pentagono di Washington e il Parlamento di Bucarest (o almeno così era al tempo).
Da allora fino alla caduta del muro, questo spazio ha trovato uso come campo di concentramento nazista e successivamente come base americana, riprendendo la sua normale funzione di aeroporto fino al 2008.
Ora, quando Dirk e Joanna ci hanno portati, pieni di entusiasmo, in questo campo sterminato, era una domenica grigia e piovosa, e infatti questa è una delle poche foto che abbiamo scattato, chiedendoci perchè fossero così entusiasti di mostrarci questo luogo desolato, questa pista larga e lunga circondata dal prato.
Ma, a un certo punto, via le nuvole, fuori sole e arcobaleno ed è stato
come se si fosse aperto un sipario! Gente in bici, su pattini e
monopattini che sfrecciava sulla pista, grandi e piccini che dirigevano i
loro aquiloni, ragazzi che giocavano a pallone sul prato, coppie a spasso con i loro passeggini supertecnologici, cartelli che
indicavano l'area barbeque e bagni pubblici ogni 500 metri.
Tempelhofer field è diventato un enorme parco in cui la gente si riversa la domenica.
Francesco a questo punto ha osservato che, se questi 300 ettari di terreno si fossero trovati in Italia, sarebbero stati senza dubbio destinati alla speculazione edilizia. E così Dirk ci ha raccontato della lunga battaglia di Tempelhof, che ovviamente, perchè "cà nisciun è fess", dopo la dismissione era stato appunto identificato come luogo di nuove costruzioni ad uso abitativo e commerciale, venduto come "riqualificazione urbana" con tanto di rassicurazioni sulla vendita di questi futuri appartamenti a prezzi ragionevoli e persino garantendo la costruzione di una grande biblioteca, che fa sempre consenso. Ma è intervenuta la vox populi, e da queste parti la vox populi è alquanto alta, soprattutto se c'è di mezzo la tutela dell'ambiente e la qualità della vita dei cittadini e se si considera che il quartiere di Neukölln, dove si trova il campo, è già fin troppo veloce nella sua corsa alla gentrificazione.
Ci sono stati anni di lotte e di occupazioni (che ve ne pare di circa 10.000 persone tutte insieme che occupano un terreno pubblico?), alla fine delle quali l'amministrazione comunale ha deciso di indire un referendum.
E questo è stato il risultato (immagini dal web)
Ecco, qui la gente quando si incazza si incazza davvero, qui le persone la loro voce in capitolo ce la vogliono mettere, non si lasciano scivolare le cose addosso per poi lamentarsene dopo come fossero fulmini lanciati da uno Zeus lontano e potente, qui i cittadini sono ben consapevoli dei loro diritti e lottano allo sfinimento per far sì che siano rispettati. Ecco, lo volevo dire.
Tempelhofer field è diventato un enorme parco in cui la gente si riversa la domenica.
Francesco a questo punto ha osservato che, se questi 300 ettari di terreno si fossero trovati in Italia, sarebbero stati senza dubbio destinati alla speculazione edilizia. E così Dirk ci ha raccontato della lunga battaglia di Tempelhof, che ovviamente, perchè "cà nisciun è fess", dopo la dismissione era stato appunto identificato come luogo di nuove costruzioni ad uso abitativo e commerciale, venduto come "riqualificazione urbana" con tanto di rassicurazioni sulla vendita di questi futuri appartamenti a prezzi ragionevoli e persino garantendo la costruzione di una grande biblioteca, che fa sempre consenso. Ma è intervenuta la vox populi, e da queste parti la vox populi è alquanto alta, soprattutto se c'è di mezzo la tutela dell'ambiente e la qualità della vita dei cittadini e se si considera che il quartiere di Neukölln, dove si trova il campo, è già fin troppo veloce nella sua corsa alla gentrificazione.
Ci sono stati anni di lotte e di occupazioni (che ve ne pare di circa 10.000 persone tutte insieme che occupano un terreno pubblico?), alla fine delle quali l'amministrazione comunale ha deciso di indire un referendum.
E questo è stato il risultato (immagini dal web)
Ecco, qui la gente quando si incazza si incazza davvero, qui le persone la loro voce in capitolo ce la vogliono mettere, non si lasciano scivolare le cose addosso per poi lamentarsene dopo come fossero fulmini lanciati da uno Zeus lontano e potente, qui i cittadini sono ben consapevoli dei loro diritti e lottano allo sfinimento per far sì che siano rispettati. Ecco, lo volevo dire.
Ci sarebbe tanto da dire sull'unificazione delle due Berlino e delle due Germanie (per me resteranno sempre due, la Germania divisa farà parte del capitolo "AI MI'TEMPI" che hanno tutti i vecchi, semmai la vita mi lascerà invecchiare... Bella la Berlino visto attraverso i tuoi occhi, le tue impressioni di viaggio. Io che faccio Reportage di viaggio fini a se stessi (e mi piace tanto tediare la gente in questo modo!)penso che in realtà si trova sempre un buon motivo per guardare o riguardare una foto di un viaggio, di un angolo lontano dal nostro quotidiano, si impara sempre qualcosa.. Certo i tedeschi c'hanno saputo fare, anche s e poi hanno ancora il nucleare, noi ci siamo battuti (per ben due volte) per non averlo..insomma, è vero abbiamo un sud che ci ha insegnato ha sfruttare il territorio con la speculazione edilizia a tutto spiano, un nord egoista..ma alla fine qualcosa di buono come popolo l'abbiamo fatta anche noi!
RispondiEliminaQuesta cosa dell'aeroporto regalato alla gente è meravigliosa! Anche in Inghilterra gli ex aeroporti militari spesso vengono usati per usi di svago civili, da noi no...anche perché siamo ancora invasi dagli americani, con beneplacito di tutti...
Una cosina negativa sui tedeschi però la devo dire, che lontano da casa non sono poi così civili, ho passato una settimana in loro compagnia, e tra loro e i francesi, era una bella gara su chi fosse più barbaro..! Però insomma, una piccola rivincita!
p.s. che emozione triste vedere dove cercarono di celare al mondo la vita di rosa Luxembourg, inutilmente però...
EliminaGrazie Sere per questo bel commento! Dunque, intanto i tuoi reportage sono fantastici, fosse anche solo per le foto, sono io che sono "malata" e ho bisogno di sentirmi sempre fedele allo spirito del blog... È vero quel che dici del nucleare, e infatti non voleva essere un "guardate loro che bravi", cioè forse un po' sì ma insomma non mi piace mai fare raffronti tra i popoli nè tantomeno svalutare il mio (non puoi negare che però a volte non si riesce davvero a fare altrimenti!). E ti dirò, io invece li adoro anche e soprattutto come turisti: siamo sempre contenti se ci capito ospiti turisti, sono seri, puliti, friendly e molto molto easy going! Concordo inveci sui francesi...
EliminaInfine, sì è stato strano affacciarsi da quel ponte e no, l'infimo gesto non è decisamente servito!
Viva Berlino! Viva i berlinesi! Le nostre amiche galleriste erano molto attive nella difesa di Tempelhof, ce ne hanno parlato tanto ma non siamo riusciti ad andarci. Non vedo l'ora di tornare a Berlino!
RispondiEliminaSemmai ti mancassero ragioni per farlo... Spero che però tu becchi una domenica di sole pieno e deciso ;-)
EliminaChe voglia di viaggio a Berlin!
RispondiEliminaQuanto ti capisco! :D
Eliminasiamo noi che non facciamo più nulla insieme, siamo noi che ci facciamo camminare sulla faccia, siamo noi fiaccati da anni di "baucometro" televisivo che mangiamo escrementi senza mai alzare la voce
RispondiEliminaTi trovo in forma Amanda! E ovviamente, tristemente sottoscrivo in pieno.
EliminaTempelhof mi manca, nonostante sia stato a Berlino 3 volte negli ultimi due anni ... ma ci tornerò, anche se nel mio post ho scritto che non è più IN (discoroso lungo...) e allora un salto lì potrei farlo.
RispondiEliminaMi sarebbe piaciuto, infatti, sviscerare con te quel tuo post punto per punto!
EliminaOh i negozietti di second hand :-D quanto mi piacevano .
RispondiEliminaSono stata a berlino circa 10 anni fa, per due settimane l'ho girata in lungo e in largo ogni negozietto era mio ;-)
Eh eh, anche io li adoro, sempre e ovunque!
EliminaBerlino mi manca.... e questo tuo post mi ha fatto conoscere una Berlino che non conoscevo.
RispondiEliminaLa storia dell'aeroporto mi ha fatto venire in mente la situazione qui a Firenze... In tutta la piana che unisce Firenze, Prato e Pistoia ci sono rimasti alcuni fazzoletti di terra dove non hanno speculato: una piccola oasi del WWF e qualche campo. Le gloriose amministrazioni locali della triade Renzi-Nardella-Verdini, per non farsi mancare niente, vorrebbero farci la nuova pista dell'aeroporto, un inceneritore e la terza corsia autostradale e magari, se Della Valle ci mette i soldi, pure il nuovo stadio. Fortunatamente è sorto un comitato piuttosto incazzato di "Mamme contro l'inceneritore" che sta facendo vedere i sorci verdi ai politici locali, tanto che ha fatto cadere la giunta del Comune di Sesto Fiorentino... staremo a vedere ma non sono molto ottimista.
Mi rincuora ogni volta sapere che c'è una protesta, mi informo meglio e mi tengo aggiornata (ho diversi amici a Firenze), e farò io l'ottimista anche per te ;)
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