Amitav Ghosh dixit
...l'Asia ha interpretato un altro ruolo fondamentale nel dispiegarsi della Grande Cecità, ovvero quello del sempliciotto che, attraversando goffamente il palcoscenico, si imbatte senza rendersene contro nel segreto che è la chiave di tutta la storia. Questo perché alcuni aspetti cruciali della modernità non sarebbero visibili se non li si fosse testati nell'unico continente dove le dimensioni della popolazione sono tali da poter letteralmente spostare il pianeta. E come con ogni esperimento davvero rivelatore, nessuno avrebbe creduto ai risultati, né gli asiatici né nessun altro, se non si fossero manifestati esattamente come previsto. Perché si tratta di risultati contrari alle aspettative, che fanno a pugni con i presupposti su cui da quasi un secolo si basano la nostra vita, i nostri pensieri e le nostre azioni. Ciò che abbiamo appreso da questo esperimento è che gli stili di vita nati dalla modernità sono praticabili solo per una piccola minoranza della popolazione mondiale. L'esperienza storica dell'Asia dimostra che il nostro pianeta non consentirà che questi stili di vita siano adottati da tutti gli esseri umani. Non è possibile che ogni famiglia del mondo abbia due automobili, una lavatrice e un frigorifero, e non per ragioni tecniche o economiche, ma perché altrimenti l'umanità morirebbe soffocata.
La grande cecità. Il cambiamento climatico e l'impensabile. - Amitav Gosh - traduzione e cura di A. Nadotti e N. Gobetti - Edizioni Neri Pozza
La grande cecità. Il cambiamento climatico e l'impensabile. - Amitav Gosh - traduzione e cura di A. Nadotti e N. Gobetti - Edizioni Neri Pozza
Cara Cristiana, il modo cambio rapidamente e nessuno ancora sa fino dove arriverà.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Eh Tomaso caro secondo me, stanti così le cose, non arriva mica tanto lontano ancora.
EliminaInteressante! Grazie dell'info.....lo cerco
RispondiEliminaLa lettura è a tratti un po' pesante, ma è interessante il suo porre l'accento (da scrittore di romanzi qual'è) sulla quasi inesistenza dell'argomento "cambiamento climatico" nella narrativa contemporanea e sulle relative riflessioni al riguardo.
EliminaSe poi uno ci mette la durata della vita media di ogni oggetto prodotto allora si capisce che proprio non è possibile continuare a essere così ciechi
RispondiEliminaEppure i posteri, se mai troveranno ancora ossigeno per esistere, non potranno che dire "Ma come hanno potuto essere così ciechi?!"
EliminaUn filmato che ci fa riflettere sul consumismo sfrenato: https://vimeo.com/244405542
RispondiEliminaSaluti a presto.
Geniale, non lo conoscevo! Grazie Cavaliere
EliminaDel cambiamento climatico si parla, solo che molti "potenti" della terra si disinteressano del problema (per usare un eufemismo elegante) ed altri dichiarano (vedi Trump) che si tratta di una bufala. Che tristezza.
RispondiEliminaBentornata Cri!!!!
Sì, è decisamente un eufemismo :D Su Trump poi stendiamo un velo pietoso, o forse meglio un tendone da circo...
EliminaGrazie poeta per il bentornata! :)
Mette paura pensare alle conseguenze... sicuramente un giorno penseranno a noi come a persone senza discernimento.
RispondiEliminaUn abbraccio Cri.
Ciao Nou
Esatto, e ci malediranno per quello che (non) abbiamo lasciato in eredità.
EliminaUn abbraccio a te Nou
Consumismo e superfluo.
RispondiEliminaStramaledetti bisogni indotti.
EliminaStop Making Nonsense!!!
RispondiEliminaPlease!!!
EliminaMi ricorda l'intervista mitica di Gianni Minà a Fidel Castro, diceva le stesse cose, con la sua classica eloquente parlata. Il consumismo ci sta distruggendo, qui e a oriente, negli States come nel vicino Mexico ... la globalizzazione è questa, l'esportazione su vasta scala del capitalismo, che non può essere buono mai.
RispondiEliminaIl consumismo non è sostenibile, ma non solo ce ne siamo accorti tardi, la maggior parte di noi fa fin troppo finta di non essersene accorto, troppo scomode sarebbero le conseguenze.
EliminaAh, ecco, stavo giusto pensando di leggerlo...
RispondiEliminaTelepatie :)
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