La biblioteca degli oggetti

Oggi è proprio una bella giornata! Fosse anche solo perchè c'è il sole :) E come celebrare una bella giornata, oltre a svegliarsi con calma, fare una passeggiata, crogiolarsi al sole, se non con una good news?
Eccola qua! A Toronto hanno aperto una specie di biblioteca delle cose, un posto dove tu puoi prendere, che so, un avvitatore, montare le tue belle mensoline e riportarlo indietro. In questo modo hai evitato di comprare un oggetto che probabilmente non userai mai più, hai evitato di buttarlo via quando l'inesorabile obsolescenza programmata avrebbe inesorabilmente e  prematuramente decretato la sua morte e hai anche risparmiato dei soldi.
immagine tratta dal web
Non so bene come funzioni, non so se i fondatori abbiano trovato dei finanziamenti e non so nemmeno se riescano a saltarci fuori coi conti, potendo contare solo sulle quote degli abbonamenti annuali o mensili che sono richiesti per poter usufruire del servizio, però l'idea mi piace assai! E mi piace non tanto per la questione del denaro risparmiato, quanto per l'idea di condivisione che la muove. Ovvio poi che anche il discorso ecologico ha il suo peso: meno oggetti si comprano, meno oggetti si buttano, meno si asfissia il pianeta, ma credo che la condivisione sia la base sulla quale lavorare per cercare di raddrizzare questo mondo storto, credo sia il punto di partenza se si vuole cercare un'alternativa a questa economia sempre più malata. In barba al "produci, consuma, crepa", gli oggetti vengono prodotti sì, ma vengono utilizzati fino in fondo e da quante più persone possibile. Penso a quanti di noi possiedono un trapano, o a quanti nel mio quartiere, e suppongo che nessuno di noi lo usi più di dieci volte in un anno, a meno che non rappresenti uno strumento di lavoro; soprattutto sarei pronta a scommettere che non succederà mai che lo stiamo usando in due contemporaneamente: allora perchè produrre, stipare e buttare dieci trapani quando potremmo fare con uno solo?
Non so, la condivisione mi pare davvero l'unica risposta, o la migliore, all'evidente fallimento del sistema capitalistico, perchè, non so voi, ma, se misuriamo l'efficacia di un sistema economico misurando la felicità e il benessere che produce, a me pare alquanto fallito, giacchè i ricchi sono sempre più ricchi e sempre in minor numero e i poveri sono sempre più poveri e sempre più numerosi. Magari non sarebbe un passaggio così semplice: la diffidenza verso l'altro pare essere sempre maggiore, per non parlare del bisogno di possesso che spesso hanno le persone, del loro sentirsi più "sicure" quando un oggetto è tutto loro piuttosto che della comunità, ma magari le stese persone potrebbero arrivare a capire che, se la tenda da campeggio la prendono in prestito invece di comprarla, magari possono permettersi di stare in vacanza qualche giorno in più. Alla fine è sempre questione di priorità. Resta il fatto che, se una realtà come quella della biblioteca delle cose può funzionare, fosse anche solo servendo una comunità più o meno piccola, vuol dire che c'è speranza!
Buon weekend a voi, spero che il sole splenda anche sulle vostre teste.

Commenti

  1. Bellissima iniziativa!!!!
    Sono d'accordo con te, la condivisione è un ottimo sistema per uscire dal consumismo sfrenato di questa società malata dell'usa e getta che ci rende sempre più poveri, infelici e isolati.
    Speriamo possano nascere presto anche in Italia realtà come questa!
    Anche io stamattina ho letto una buona notizia che ha a che fare con la condivisione e che riguarda la piccola città in cui vivo......sono ben 10 le attività commerciali che partecipano al Bookcrossing! Dai che forse siamo sulla buona strada!!!! :-)
    Ciao carissima, buon weekend anche a te

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    1. Esatto, vuoi mettere quanto fa bene all'anima condividere piuttosto che tenersi strette le peoprie cose? Bella la diffusione del bookcrossing, decisamente :)

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  2. Perfetto l'esempio del trapano! Alla fine quello di mia madre ha traslocato dallo sgabuzzino in casa sua al sottolavello in casa mia. Per essere usato UNA VOLTA a casa mia e qualche volta, immagino, a casa sua. Bellissima l'idea della biblioteca degli oggetti, bellissimo il tuo post, che mette l'accento su condivisione e senso di comunità! I couldn't agree more! Un abbraccio cara :)

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    1. Grazie a te per la calzantissima testimonianza! Un abbraccio a te Paola cara :)

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  3. L'idea è geniale, e in fondo sostituisce su larga scala il "me lo presti un secondo?"^^

    Moz-

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  4. Sì, è un'idea bellissima, Mr K sarebbe sempre lì!

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  5. Una lodevole iniziativa e un metodo concreto per dire basta al Kapitalismo.
    Sarebbe interessante scoprire come hanno risolto il problema dei finanziamenti visto che, in ogni caso, siamo dentro al sistema suddetto.

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    1. Già, ma di più non sono riuscita a trovare, nemmeno in inglese.

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  6. Grazie come sempre per le tue belle notizie!
    Che il Sole splenda sempre su tutti noi!
    ciao

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    1. by the way...
      noi qui in zona abbiamo uno strumento simile: una mailing list che si chiama "regalo e presto" con cui si può mettere a disposizione quello che non ci serve o cercare quello che ci serve. Io lo uso tantissimo e credo che ogni città ne dovrebbe avere almeno uno (trattandosi di uno strumento locale).
      Ancora buona giornata a tutti!

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    2. Anche su facebook ci sono gruppi locali che funzionano così. Diciamo che in qualche modo, anche se non esiste una vera e propria "librery of things" in Italia, in qualche modo ci si organizza :)

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  7. per la società che deve produrre e consumare questi posti sono il male assoluto!!! speriamo in un apocalisse a breve termine :D

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    1. così costruiamo tutto da capo pezzo per pezzo, e quel pezzo lo condividiamo invece che produrlo in serie! Bravo rospo :D

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  8. Fantastico.Se ci fosse anche qui sarei senz'altro un abbonato.
    Buona domenica da una Milano all'umido.

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  9. In Germania naturalmente ci sono già, è la patria del risparmio, del riciclo e dell'usato. Si chiamano "Leihladen" (leih= prestito, laden= negozio), li ho cercati ora e non mi stupisce averli trovati: a Berlino l'azienda dei rifiuti offre un mercatino online a chi vuole scambiare o regalare oggetti anziché buttarli, io mi sono liberata così di tutti i mobili prima di tornare in Italia. Avevo anche ricevuto un invito da una sorta di comitato del quartiere che prevedeva fra le altre cose anche "prestarsi un trapano", che è il classico esempio che si fa in questi casi ;)

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    1. Sempre detto che su certe faccende la Germania è avanti anni luce! Grazie Elle per averci portato un esempio più geograficamente vicino :)

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  10. Potrebbero farlo anche in Italia, proprio nelle isole ecologiche, ma la vedo dura per l'eccessiva burocrazia e gli interessi che ci sono dietro nel business dei rifiuti. Ovviamente mi riallaccio al commento di Elle, che ben conoscevo. Riguardo questa notizia da Toronto mi viene da pensare che sia l'ennesima dimostrazione di un capitalismo in crisi, che prende una medicina (non credo guarirà, non lo credo riformabile).

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    1. Credo che l'unica medicina sia proprio uscire da questo consumismo sfrenato, che poi sarebbe una medicina che farebbe bene all'uomo più che al sistema capitalistico, quindi mi parrebbe un'ottima terapia!

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  11. a me servirebbe davvero questa biblioteca per oggetti..
    avrei bisogno di qualsiasi cosa servisse a pulire un tappeto che non so come pulire... e poi dopo averlo fatto riportarla indietro...che di posto in casa per altri elettrodomestici: sempre meno! Grazie per la notizia, soperiamo qualcuno si ingegni anche da noi!

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    1. Sì, anche gli aggeggi vari per le grandi pulizie in effetti si presterebbero benissimo a questo tipo di gesione!

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  12. Ho letto anch'io questa notizia è l'ho trovata davvero un'idea geniale! Basta con questo consumismo sfrenato! Evviva il riuso!

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