Il libro-albero

Finalmente, dopo cinque o sei giorni che non riuscivo nemmeno ad accendere il pc, mi sono concessa un paio di ore per starmene a gironzolare sul web...e ho scovato una cosa che mi ha fatto sorridere: il il libro che si pianta :)

Ovviamente è un libro per bambini, come se poi gli adulti non andassero educati all'ambientalismo, ma forse i bambini danno più speranze di ricezione del messaggio...
Comunque, il libro è pubblicato da una casa editrice argentina in edizione super limitata (solo 40 copie), evidentemente costa qualcosa di più che far stampare i libri in Cina: il libro è composto di carta riciclata e inchiostro e materiali di legatura biodegradabili, e contiene dei semi (il sito non specifica che tipo di semi); per cui, dopo aver letto il libro, non resta che interrarlo e iniziare ad innaffiare!

Il messaggio dell'editore è che tutto ciò che leggiamo forma la nostra "biblioteca mentale" e ciò che siamo come persone. La lettura ci trasforma: ci fa crescere e cambiare. Il libro albero è un libro che però si pianta e fa parte di un processo volto a invitare alla lettura e anche al rispetto dell'ambiente.

D'altra parte lo diceva pure Erri De Luca in una poesia che ogni scrittore dovrebbe piantare un albero!

Ora, è vero che ci sono dei libri da cui farei fatica a staccarmi, ma sono per lo più alcuni libri illustrati, chè le figure non sono proprio come le parole, che fanno il loro lavoro nel cervello, sono assimilate, digerite e ci hanno cambiati. Certi libri illustrati sono come quadri: il loro scopo è emozionarti ogni volta che li guardi. Detto ciò, non mi dispiacerebbe poter piantare ogni libro che ho letto, anzi, penserei sicuramente che quel libro è più felice che su uno scaffale.
Seconda riflessione: questo tipo di pubblicazione è, come dicevamo, decisamente costosa. Se tutti pubblicassero libri così, in libreria ci sarebbe un decimo dei libri che ci sono. Uhm, non sarebbe male! Forse ci sarebbe un sacco di letteratura-spazzatura in meno! A parte gli scherzi (che tanto scherzi non erano), è vero che è impensabile rendere "piantabile" tutta la futura produzione letteraria, ma trovo comunque bella e coraggiosa l'idea di Pequeño Editor: dà a un bambino che legge questo libro il senso dell'utilizzo delle materie prime, il conseguente senso dello spreco e magari chissà aiuterà a formare una piccola coscienza ambientalista!

Commenti

  1. Wah, che ficata! E' molto particolare come cosa e sicuramente ha il suo perché tra i giovanissimi, la nostra ultima speranza :)

    Moz-

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  2. Del resto, pima di diventare libro, era un albero :)

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    1. Esatto! Restituiamo l'albero alla natura dopo averne fatto uso ;)

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  3. Che bella idea Mi piace molto! bravi loro :)

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  4. proprio ogni no, ma molti libri che ho letto hanno piantato un seme nel mio cuore

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    1. Eh, se l'avessero fatto tutti, altro che coltura intensiva :D

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    2. la giungla amazzonica ci farebbe un baffo :D

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  5. Mi piace l'idea della ciclicità albero, carta, libro, albero... In effetti dovrebbe essere fatto più per gli adulti che per i bambini...

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    1. Già, magari saranno loro a educare i loro genitori...

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  6. Un'idea molto simbolica resa reale, non c'è niente che io ami di più dei libri e degli alberi... per gli alberi penso di aver rinunciato a una vita più facile fin da piccola, potevo fregarmene invece smaltavo per ogni alberi tagliato...
    Ora che qui ne hanno fatto una strage, da mesi mi sembra di dover fare i conti con una sorta di depressione... Proprio questa notte ho sognato una nuova strage di alberi..
    E poi i libri... Non so se riuscirei a separarmi dai libri che ho amato di più e che ogni tanto sento il bisogno di sfogliare per ricnuorarmi, per sentirmi meno sola in questo piattume generale, certo forse si se avessi la certezza che potessero dare vita al cedro argentato, fusto forte e rami generosi, da cui sono stata cullata e sopportata tanti anni fa e che non ho saputo difendere, sarà per questo che credo che i bambini siano esseri inutili, perché nessuno gli ascolta anche se hanno il potere di capire più cose..
    Oggi tutti i libri sono stampati in Cina, una tristezza, ma la Cina da anni usa la canapa per fare la carta anziché gli alberi, e questa è una cosa buona, questo dovrebbe essere il futuro dell'industria cartaria..

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    1. Esatto! Ma come tu sai meglio di me, qui con la coltivazione della canapa siamo un po' indietro... Però non dire i bambini sono esseri inutili, non lo posso sentire, e poi non è vero che nessuno li ascolta, solo gli adulti intristiti non lo fanno :)

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    2. lo so che ho detto una cosa brutta, ma parlando di bambini...li osservo, li ascolto e mi rendo conto che anche l'infanzia va peggiorando e la colpa è principalmente, per dirla agli Zen Circus, di questi vecchi senza esperienza che li tirano su...
      Eh, si..con la canapa siamo proprio indietro, troppo... ma bisognerà insistere, sono tantissimi i motivi per coltivarla, potrebbe essere davvero un buon rimedio anti-crisi..

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  7. Che spettacolo è come un ciclo naturale.

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  8. Bellissima iniziativa... un libro così l'avrei comprato sicuramente... più per il gesto simbolico che per il contenuto (magari poi anche il contenuto è bellissimo).
    Non potendo piantare libri mi accontento di farli girare nel circuito del bookcrossing: è un modo un po' diverso per riciclarli e in un certo senso anche per spargere semi...

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    1. Altrochè se lo è! Anche io ogni tanto disperdo libri su panchine, treni, bus...

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